San Giovanni al Natisone (UD), 30 Maggio 2021



CANPANE


...per la caratteristica di questo primo evento, il servizio avrebbe dovuto essere collocato in altra rubrica di questo sito, ma dato che si svolgeva in contemporanea con la celebrazione religiosa in una location distante qualche decina di metri, abbiamo pensato che un servizio "mix" non avrebbe creato nessun contrasto, per cui andiamo a procedere...

Cerimonia Civile
in ricordo delle vittime della rappresaglia tedesca del 29 Maggio 1944


...non essendo previsto un punto di ritrovo con relativo corteo di avvicinamento,
i partecipanti con labari e gonfaloni si sono ritrovati dall'altro lato della strada...


...durante l'arrivo dei vari partecipanti insieme ai fedeli che entravano in chiesa,
tra le ultime scampanate prima della Messa domenicale...


...coordinata da Dino Spanghero dell'ANPI di Udine, la cerimonia ha avuto inizio con il posizionamento ai lati del monumento...


...dei gonfaloni dei Comuni presenti, dei rappresentanti delle varie Associazioni con vessilli e bandiere,
la posa delle due corone d'alloro ai piedi del Monumento ed il posizionamento dei Sindaci e Autorità...



...al suono del Silenzio con sottofondo il canto dei merli del vicino parco...
(...è struggente il pensiero che anche durante quei tragici fatti del 1944 i volatili del parco cantassero...)


                 
...sono seguiti gli interventi del Sindaco di San Giovanni al Natisone Carlo Pali,
del Sindaco di Premariacco
Michele De Sabata e del Sindaco di Tavagnacco Moreno Lirutti...
(i disturbi alla registrazione audio, sono dovuti ad un'errata collocazione del microfono rispetto agli altoparlanti)


...la relazione di Adriano Bertolini, vicepresidente dell'Anpi provinciale Udine, ha concluso la cerimonia...


...durata in tutto poco più di venti minuti... per cui...

...c'era tutto il tempo per entrare nella vicina parrocchiale (dalla quale giungeva l'eco dei canti)...
...e dare un'impronta di sacralità a questa pagina di dolorosi ricordi...


         
CANTI

SAN GIOVANNI AL NATISONE
Cerimonia in ricordo di ventisei vittime della ferocia delle Ss
(T.D. -  Messaggero Veneto)

          Era il 17 maggio 1944 quando il paese fu teatro di un attacco dei partigiani contro una ronda tedesca. In quello scontro a fuoco morì un soldato e a esso seguì pochi giorni dopo una seconda offensiva analoga a Premariacco. Da quei due episodi, 13 giorni dopo scaturì una dura rappresaglia della forza occupante, con un'esecuzione pubblica davanti villa de Brandis che costò la vita a 13 persone.
          Domenica le amministrazioni di San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo, Premariacco e Tavagnacco, assieme alla sezione provinciale dell'Anpi, ricorderanno quel massacro e renderanno omaggio agli antifascisti impiccati lungo la strada. Alle 11 sarà così deposta una corona sulla lapide che ricorda l'eccidio, proprio fuori la storica dimora, alla presenza dei sindaci dei comuni coinvolti e di Adriano Bertolini, vicepresidente dell'Anpi provinciale Udine.
          Così 26 esponenti del Fronte della gioventù di Feletto, all'epoca rinchiusi in carcere in via Spalato a Udine, estranei a quell'attacco, ma scelti da Paul Moller, tenente delle Ss che comandava la polizia di sicurezza nel capoluogo friulano, furono destinati a essere simbolo della vendetta nazista, venendo caricati su un camion la mattina del 29 maggio e trasportati verso Cividale. A San Giovanni e a Premariacco furono allestiti due patiboli, dividendo i prigionieri tra le due località. I loro corpi rimasero appesi fino a sera: caricati poi su un camion, furono portati a Trieste per essere bruciati nella Risiera di San Sabba.
          «Mio padre a quel tempo abitava a Dolegnano ed era bambino - racconta il primo cittadino Carlo Pali -, si ricorda che chiamarono tutte le persone del paese e le fecero passare lì davanti, per mostrare quella scena». Presente domenica anche una rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi.—
 

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